Convegno su Sant'Elia di Enna - Il Campanile Enna

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Convegno su Sant'Elia di Enna

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Convegno su Sant'Elia di Enna, 27-28 settembre 2016, foto F.Emma-Paolo Mingrino, testo di salvatore Presti, post inserito l'11/10/2016
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da sinistra: - padre Eliseo (monaco del monastero Ortodosso dei Santi anargiri Cosma e Damiano sul monte Parnonas a Sparta); padre Porfirio (igumeno del medesimo monastero); il grande Padre Alessio (ieromonaco a Santa Lucia del Mela; Padre Pamfilo Sinaita (monaco del monastero dei Santi anargiri); padre Evangelos Yfantidis (vicario generale della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e Malta); Mons. Gisana (ordinario locale, vescovo della diocesi di Piazza Armerina); Sua Eminenza Ghennadios (metropolita della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e di Malta ed Esarcato per l'Europa meridionale - Venezia); Paola Rubino (presidente del Centro Studi Federico II di Svevia); Cettina Rosso (presidente casa d'Europa di Enna); il dott. Paolo Diventi (assessore alla P.I.); Mons. Francesco Petralia (parroco del Duomo); Rocco Lombardo ( presidente della Dante Alighieri di Enna); padre Pietro Roma (francescano del convento annesso al palazzo Chiaramonte); Federico Emma (editor www.ilcampanileenna.it);  padre Diego Ciccarelli ( presidente di officina di Studi medievali che ha organizzato il convegno); Roberto Raciti (studioso di Sant'Elia)
APOLITIKION DI SANT'ELIA DI ENNA
(823-903)

È la gloria dei beati, ed ha lo stesso nome del Tisbita,
è colui che sorse dalla Sicilia,
e che condusse ascesi in Laconia;
è congiunto ai santi anarghiri,
colui che ci salva dalle tentazioni,
perché infatti messaggero delle divine preveggenze,
È Elia che celebriamo;
Gloria a Cristo che ti ha glorificato,
Gloria a Colui che tramite te ha compiuto prodigi,
Gloria a Colui che tramite te opera guarigioni in tutti.
Elia, il santo ennese venerato dalla Chiesa Cattolica e dalla chiesa ortodossa
“La figura monastica, la spiritualità bizantina
e la grandiosa opera di Elia nella tradizione siciliana e calabrese”
Convegno di Studi del 27 e 28 settembre 2016 tenutosi ad Enna
nella Sala Cerere di Palazzo Chiaramonte
Il convegno organizzato dalla Officina di Studi Medievali, presieduta da Diego Ciccarelli, e l’Università di Palermo, si è svolto in due giornate.
Hanno aderito all’iniziativa, collaborando all’organizzazione, il Centro Studi Federico II di Enna, il Comitato ennese della Dante Alighieri, l’Accademia Pergusea, la Casa d’Europa di Enna e la Biblioteca Francescana di Palermo.

L’evento ha avuto il patrocino: del Ministero per i Beni e Attività Culturali; dell’Assessorato BB.CC. della Regione Siciliana; della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta, esarcato per l’Europa meridionale, e del Comune di Enna
Ai saluti istituzionali del sindaco della città, Maurizio Dipietro e dell’assessore alla cultura e P.I., Paolo Di Venti, sono seguiti i saluti del Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, Mons. Rosario Gisana; del presidente dell’ Officina di Studi Medievali Diego Ciccarelli; e dei presidenti del Comitato ennese della Società Dante Alighieri, Rocco Lombardo, del Centro Studi Federico II, Paola Rubino e della Casa d’Europa, Cettina Rosso


L’introduzione è stata riservata a S.E. il Metropolita Ghennadios della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta. I lavori del Convegno sono iniziati con la relazione di Padre Alessio, archimandrita del sacro eremo della candelora di S. Lucia del Mela (ME), sul tema “L’agiografia bizantina in Sicilia e la vita di Sant’Elia di Enna”, con il contributo dello studioso Roberto Raciti.

S.E. Metropolita Ghennadios

Padre Alessio
Patrizia Spallino, dell’Università degli Studi di Palermo – Officina Studi Medievali, ha intrattenuto l’uditorio sul tema “Le fonti arabe sulla conquista della Sicilia e la Lettera di Teodosio”.
Patrizia Spallino

Mons. Gisana e S.E. Ghennadios
Nella prima giornata dei lavori è stata ascoltata, particolarmente seguita dagli ennesi presenti in sala, l’esposizione dello storico dell’arte Rocco Lombardo che ha trattato il tema: “Sant’Elia e le tracce della sua tradizione ad Enna”.

Rocco Lombardo

È stata quindi la volta di Federico Emma, che, con l’ausilio di foto proiettate su grande schermo, ha illustrato la genesi della Torre, detta di Sant’Elia, che la tradizione assegna al Santo, edificata nel IX secolo forse a baluardo e a difesa dell’invasione islamica.

F.Emma - Diego Ciccarelli - Roberto Raciti

Madre Stefania, igumena del Sacro Monastero dei santi Elia e Filarete in Seminara (RC), ha illustrato la storia del Monastero riaperto nel 2005, dopo secoli di oblio, in quella località della Calabria. Infine Giuliana Rizzuto, dell’Università la Sapienza di Roma, ha parlato del Canto Liturgico Ortodosso in Seminara e nella Sicilia.

Madre Stefania

Madre Stefania e Giuliana Rizzuto
Al termine della prima giornata del Convegno, al Duomo, nel tardo pomeriggio, grazie alla disponibilità del parroco Mons. Francesco Petralia, si sono officiati i vespri in rito ortodosso in onore di S. Elia, accompagnato da canti liturgici intonati dalle suore del Montenegro.


Nel secondo giorno dei lavori, l’archimandrita Pamfilo Sinaita, del Sacro Monastero dei Santi Anargiri Cosma e Damiano del monte Parnona presso Sparta in Grecia, ha parlato della “Formazione ascetica del monachesimo sinaitico nelle opere del Beato Elia il Siciliano”

Pamfilo Sinaita

Subito dopo l’archimandrita Porfirio, igumeno dello stesso Sacro Monastero, ha illustrato “La lettura moderna della vita di Sant’Elia il Nuovo”.
Padre Alessio ha letto la relazione riguardante “S. Elia il siciliano nell’innografia della chiesa Ortodossa” di padre Efrem, del Monastero di San Dionisio, impedito a partecipare al convegno.

Archimandita Porfirio

Nelle due giornate, presso la Biblioteca comunale, in collaborazione con i bibliotecari e con lo staff dell’ufficio eventi, diretto da Sergio Maffeo, si è tenuta la mostra documentaria (libri, immagini, riproduzione di pagine inedite di Padre Giovanni de’ Cappuccini) curata da Rocco Lombardo, Federico Emma, Paolo Mingrino e Roberto Raciti che ha esposto in bacheca le mappe dei viaggi di S. Elia.








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