Enzo Barnabà
Evento letterario all’ ‘Al Kenisa’
giovedì 7 marzo, alle ore 18
per iniziativa dell’Associazione Partigiani d’Italia (Anpi),
del Kiwanis Club di Enna e dell’Associazione culturale Enna in Movimento
Lo scrittore Enzo Barnabà (nella foto) presenterà l’ultimo suo libro “Il Partigiano di Piazza dei Martiri”, ovvero la storia di un siciliano che combatté i nazisti e finì appeso a un lampione.
A Vittorio Ugo Vicari il compito di presentare l’autore e l’opera, dopo gli interventi programmati di Carmelo Albanese, presidente dell’Anpi, di Giuseppe Rizza, presidente dell’Associazione Enna in Movimento e di Gatano Alvano, presidente del Kiwanis Club ennese.
Il volume, edito da “Infinito Edizioni”, uscito lo scorso mese di febbraio, 160 pagine, 13 euro, con la prefazione di Luca Barbieri e postfazione di Maurizio Angelini, è già disponibile in tutte le librerie.
La Jugoslavia e i paesi nati dalla sua frammentazione, la seconda guerra mondiale e la lotta partigiana contro il nazifascismo, sono i temi centrali di questo puntiglioso lavoro di ricerca storica. Al centro della vicenda c’è il partigiano Salvatore Cacciatore, detto Ciro, giovane siciliano che lasciò il Seminario poco prima di prendere i voti per andare a combattere in Africa, quindi nel Nord Italia, a Pordenone (1943 - 1945), dove combatte nelle file partigiane e dove viene preso e impiccato con tre compagni di lotta ai lampioni della piazza centrale di Belluno. E’ il 17 marzo 1945, da allora quel luogo è stato ribattezzato Piazza dei Martiri. Nel libro di Barnabà s’intrecciano tre storie, quella di questo eroe, quella del movimento di liberazione partigiano e quella di un figlio in cerca della vera identità del padre. Enzo Barnabà, valguarnerese, da molti anni residente a Ventimiglia, professore di liceo, già lettore di lingua e letteratura francese all’Università di Aiax in Provenza, ha pubblicato diversi romanzi e saggi, alcuni tradotti anche in lingua francese. E’innamorato della Sicilia e della sua città natale e quando può ‘scappa’ dalla riviera ligure per approd are nella sua terra.
Salvatore Presti