Cozzo Matrice - Il Campanile Enna

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Cozzo Matrice

I luoghi della memoria

Cozzo matrice.



foto realizzate durante l'escursione organizzata da SiciliaAntica giugno 2011



La zona circostante il lago di Pergusa è stata un'area densamente abitata fin dalla preistoria.

Le campagne di scavo condotte a Cozzo Matrice fino ad oggi e in generale le indagini nel territorio, di cui si avevano scarne indicazioni in note di P. Orsi e L. Bernabò Brea, hanno messo in evidenza vari siti interessanti lungo le colline circostanti il lago (Staglio, Iugulia, Risicallà, Iacopo, Capitone),ma il sito di  Cozzo Matrice rappresenta l'area più intellegibile al fine di delinearne la storia.

Durante gli ultimi scavi effettuati ormai alcuni decenni fa, sono stati posti in luce corredi funerari della necropoli rupestre grecoindigena risalente al VI V sec. a.C.; le tombe, a camera, con interno a doppio spiovente, sono disposte lungo un costone roccioso alquanto suggestivo a vedersi.



Altra area funeraria, poco distante dalla prima, è quella che presenta, tra interessanti riutilizzazioni da età medievale all'attuale, una tomba a camera con prospetto esterno scolpito, arieggiante un frontoncino timpanico di derivazione greca e assai raro nella tipologia funeraria dell'isola.


resti ossei emersi dagli scavi delle tombe (foto G.Cantaro)



Resti di abitazioni del VI V sec. a.C. sono venute in luce sui pianori che si dispongono variamente intorno alla collina di Cozzo Matrice.



Tra gli elementi di notevole interesse archeologico e storico è il grande edificio di età arcaica nei pressi della necropoli rupestre, la cui destinazione era probabilmente legata alla sfera rituale funeraria, connessa alle due grotte comunicanti preesistenti all'edificio stesso.

Interessanti, per la presenza di ceramica locale nei corredi sono i resti di una fornace sottostante ad un tratto del muro di cinta.




La fortificazione dell'abitato indigeno cinge il versante meridionale della collina di Cozzo Matrice; messa in luce per m. 170 circa, è stata restaurata per consentirne la conservazione, dato il precario assetto statico.



Il centro indigeno ellenizzato di Cozzo Matrice, per la favorevole posizione, dominante a nord la valle del Dittaino (l'antico Crysas) e le vie di comunicazione ad ovest, verso l'Himera, appare di notevole importanza strategica per il controllo di un così ampio territorio. Non si esclude una partecipazione a vicende belliche durante l'espansione greca nell'interno.



Non bisogna trascurare, inoltre, un elemento culturale assai significativo per la storia del sito: la localizzazione del mitico ratto di Kore, figlia della dea della vegetazione, ad opera di Plutone, dio degli Inferi, nei pressi del lago di Pergusa, località assai rinomata nell'antichità per la lussureggiante vegetazione.

Diodoro Siculo, tra le fonti che tramandano il mitico avvenimento, indica con particolare cura il luogo da cui emerse dagli Inferi il carro di Plutone: è un pianoro alto e scosceso da tutti i lati, ove si apriva una vasta spelonca, da cui comparve Plutone.

Accogliendo la suggestione del passo diodoreo si indicherebbe nella grotta sulla sommità di Cozzo Matrice il luogo ove la religiosità greca, fertile e creativa, innestandosi su un precedente sostrato di credenze indigene, ha localizzato una versione dei mito celebre nell'antichità.



(Scheda tratta da: Henna tra storia ed arte, Enza Cilia, 1990 Ila Palma)

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