mappa 35
35 – Chiesa di santa Teresa: solo uno sguardo alla Targa turistica donata dal Kiwanis club di Enna ci permette di sapere che la chiesa, chiusa nel 1964 dopo la morte del rettore del Carmelo, Sig. Carmelo Fiorenza, non fu più riaperta, ed è allora che lo sguardo si fa più triste.
La chiesa è a navata unica longitudinale. La facciata principale, nonostante le reiterate deturpazioni subite, rivela ancor oggi la sua semplice eleganza originaria. La facciata è incorniciata da due paraste laterali e da una scalinata a due rampe che collega il portale centrale alla quota della strada. Il portale ad arco a tutto sesto, decorato da due tasselli floreali e da due mensole figurate, è sormontato da un ricco fregio in pietra che sorregge il frontone centinato con una rottura dove trova posto lo stemma. Originariamente si presume che ai lati dello stemma dovessero trovare posto due putti in pietra di cui ne rimane soltanto uno come del resto, al posto delle due nicchie che decoravano i lati del portale, oggi rimangono due vuoti rettangolari. La composizione del portale viene chiusa in alto da una finestra circolare con cornice in pietra.
Il ritmo architettonico delle pareti interne è scandito dalle finestre rettangolari, raccordate da lunette alla volta centrale a botte; proprio le lunette, incorniciate da un riquadro a stucco ornato da rotoli e volute, interrompono il fregio a dentelli che segna l’imposta della volta a botte. Anche le finestre centrali, chiuse con muratura, presentano lo stesso motivo decorativo. La parte d’ingresso è caratterizzata da un’ampia finestra sormontata da una decorazione a conchiglia; sul portone centrale, l’elegante coro ligneo a riquadri policromi, raffiguranti icone di santi, fa da contrappunto all'altare centrale a parete, anch‘esso in legno con decorazione cromatica marmorizzata.
L'altare è arricchito da due colonne con capitello di ordine corinzio, sormontate da una complessa trabeazione formata da una triplice architrave aggettante, da un fregio decorato con volute floreali, da dentelli e decorazioni a gola; poi due putti laterali e uno stemma centrale incorniciati da un ampio drappeggio e i festoni sulla volta chiudono la composizione che accoglie al centro una preziosa tela raffigurante la "Madonna del Carmine", dono di don Francesco Grimaldi, padre di Francesco Maria Grimaldi allora priore del convento del Carmine, presumibilmente nel 1756.
Dietro l’altare trova spazio una piccola sacrestia cui si accede attraverso due porte poste ai lati.
Sotto il piano di calpestio della chiesa, a quota mt. 2,10, si trova una cripta adibita alla conservazione di reliquie e alla sepoltura; sono tuttora in buono stato i sedili adoperati per l’ essiccazione dei cadaveri.
Proseguendo lungo la Via Roma un’altra sosta d’obbligo è Piazza Francesco Paolo Neglia comunemente detta Piazza s. Tommaso, sulla quale si affacciano la Chiesa delle Anime Sante e quella di san Tommaso, e il monastero delle Canossiane