Settimana federiciana 2013- esibizione dei falconieri - Il Campanile Enna

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Settimana federiciana 2013- esibizione dei falconieri

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Corteo storico settimana federiciana 2013, "L'esibizione dei falconieri" post inserito il 15 maggio 2013, editing F.Emma, foto F.Emma e P.Mingrino, testo tratto da  Enciclopedia Treccani

Corteo storico
settimana federiciana 2013

L'esibizione dei falconieri

Domenica 12 maggio 2013, durante il corteo storico rievocativo di Federico II in Castrogiovanni, si è tenuta "l'esibizione dei falconieri" a cura del "Centro rapaci Asiff" di Misterbianco, guidato dal maestro Agatino Grillo.
Qui di seguito le foto scattate presso la Torre di Federico prima della partenza del corteo.


Il giovane Federico, secondo il costume dei re, venne addestrato alla caccia, e certo apprese la falconeria, dagli esperti, soprattutto arabi, che risiedevano alla corte di Palermo, ove questo svago era molto in voga e dove i sovrani normanni avevano commissionato alcuni fra i più importanti trattati di falconeria redatti nel sec. XII. Federico II ebbe dunque modo di conoscere teoria e pratica della falconeria.


Federico compilò nell'arco di un trentennio il trattato "De arte venandi cum avibus", relativo alla caccia praticata con l'ausilio di uccelli rapaci. Il trattato  rimasto verosimilmente incompiuto a causa della morte dell'imperatore, è unanimemente riconosciuto quale una delle opere scientifiche più significative del periodo che abitualmente viene definito Medioevo.
Poiché si tratta dell'unica opera redatta personalmente dal sovrano, essa si configura quale fonte di straordinaria rilevanza, perchè  testimonia, oltreché la passione totalizzante che egli nutrì per l'ars della caccia con i rapaci, elevata a filosofia di vita, la sua profonda cultura naturalistica, l'ansia di conoscere ea que sunt sicut sunt, l'inesauribile desiderio di misurarsi con una disciplina teorica e pratica di estrema complessità, quasi uno specchio dell'attività politica al vertice dell'Impero.





Nel panorama delle cacce principesche di tutti i tempi l'ars venandi fridericiana si staglia come un unicum, in quanto è sì attività venatoria di grande impatto, ma è principalmente una modalità intellettuale complessa attraverso la quale l'imperatore, il Gran Falconiere, si esprime grazie a un personalissimo modo di rapportarsi con i rapaci, con le prede, con il territorio in cui esercita l'ars e che risponde a una finalità profonda, certamente non conclusa entro l'orizzonte venatorio: cacciare, per Federico II, equivale a conoscere la natura per dominarla da falconiere e, al tempo stesso, da scienziato e da imperatore.



Il bellissimo Gufo Reale

Federico subì per tutta la vita il fascino dell'arte di cacciare con gli uccelli rapaci, arrivando a praticare quasi esclusivamente la falconeria. La considerò la più nobile tra le venationes, come afferma nel Prologo al libro I del trattato e per praticarla impegnò notevolissimi capitali: per procurarsi ovunque i migliori rapaci; per mantenere falconieri in grado di allevare, addestrare e curare i rapaci; per costruire dimore per gli uni e per gli altri, e per sé residenze di caccia e relative riserve soprattutto nelle zone umide della Capitanata; per far viaggiare falconieri e rapaci ‒ che necessitano di particolare attenzione nel trasporto ‒ ovunque si spostasse anche con l'esercito.
Stava cacciando con i falchi insieme agli uomini del seguito e al giovane Manfredi quando l'accampamento di Vittoria fu saccheggiato dai parmensi nel 1248.


Il maestro Agatino Grillo si occupa di falconeria sin dal 1980, l'amore per questi misteriosi indomabili animali lo accostarono alla difficile arte della falconeria. Per anni si è impegnato a raccogliere nozioni ed acquisire tecniche e addestramento di altre culture, nonché alla costruzione di attrezzature specifiche.
Oggi per merito dell' A.SI.F.F. la falconeria sta ottenendo in Sicilia un numero sempre più in crescita di appassionati, infatti "tutti" coloro che si sono accostati direttamente o indirettamente alla falconeria lo hanno fatto grazie all'attività dell' A.SI.F.F.,attraverso le varie rievocazioni medievali che sono celebrate in vari Comuni dell'isola facendo così apprezzare a tutti il contatto con le nostre tradizioni ormai lontane nei tempi.
L'A.SI.F.F. nasce come Accademia nel 1994 in occasione di un'importante festa medievale che ogni anno si svolge nel Comune di Motta S. Anastasia ( CT ) dove vari rioni rievocano con arte esemplare un medioevo affascinante e misterioso. All'epoca l'accademia portava il nome di " Gruppo Falconieri di Motta S. Anastasia " e fu subito contattata dopo l'esibizione dalla grande Scuola Toscana. Iniziò così la partecipazione a varie manifestazioni in ogni parte d'Italia e all'estero divulgando la grande passione di Federico II di Svevia. http://www.centrorapaciasiff.it/




L'esibizione in Piazza Municipio,
un falco "cattura"
un coniglio
(foto P.Mingrino)

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