Giuseppe Gennaro, avvocato e pittore
post inserito il 2/3/2013, impaginazione F.Emma, foto Maurizio Gennaro
Giuseppe
Gennaro
Enna 19 gennaio 1916 - 1 gennaio 1979
avvocato e pittore
Molti motivi ci hanno indotto a dedicare una pagina a Giuseppe Gennaro. E' stato un valente pittore e di questo sono testimonianza le opere pittoriche, giù riprodotte. E' stato un ottimo professionista, disponibile verso gli ultimi e i diseredati, e di questo ci testimonierà prossimamente l'amico Pino Vicari. E' stato, e continua ad essere grazie alle sue caricature, una memoria storica di un epoca che va dagli anni '40 agli anni '50.
100 caricature, 100 visi e 100 caratteri di 100 uomini della nostra città. Sono i nostri padri, che grazie a Giuseppe Gennaro, continuano ad essere presenti nel vissuto collettivo.
Circa 30 anni fa, le caricature vennero pubblicate a cura del Lions Club di Enna, con il titolo "Gli allora" e la prefazione di Umberto Domina, che ci dice: -grazie a Giuseppe Gennaro "il nostro modo di essere - dei rimasti e dei non - è ancora qui" - Questo è ancora vero oggi, anche se "i rimasti" ormai sono solo l'1%.
(le note biografiche e le foto dei quadri ci sono state fornite dal figlio Maurizio)
Giuseppe Gennaro
autoritratto
Giuseppe Sebastiano Angelo Gennaro nasce a Castrogiovanni il 19/01/1916 da Antonino e da Maria Colaianni.
Dimostra subito, oltre ad un innata attitudine agli studi classici, una grande passione per la scherma, la pittura, la caricatura e il disegno. Laureato in legge, nel settembre del 1940, viene travolto dagli eventi bellici che lo vedono giovane Ufficiale agli approvvigionamenti e spedito in Albania. A causa della morte del fratello Luigi, caduto durante un bombardamento su Cagliari, rientra in Italia scampando alla disfatta dell’armata in Albania. Raggiunge Bari dove, per quasi un anno e sino alla fine del conflitto, continua a svolgere il proprio ruolo di Ufficiale. In questa ultima fase lo accompagna la giovane moglie Giuseppina (Ina) Rutella.
Alla dichiarazione di armistizio ed allo sbando generale delle forze armate Giuseppe (per alcuni amici Angelino) e Ina intraprendono un drammatico viaggio di rientro.
Alle difficoltà oggettive, per raggiungere Enna, si somma l’acutizzarsi di un’ulcera gastrica emorragica che lo lascia stremato e quasi in fin di vita. Curato ed accudito dagli sforzi di tutti i familiari e particolarmente spinto dal suocero abbandona un modesto impiego presso la Prefettura per dedicarsi totalmente alla professione di avvocato. La carriera professionale velocemente lo coinvolge, sceglie il settore civile abbandonando il patrocinio per il penale e rendendosi disponibile pure per il gratuito patrocinio per tutti i non abbienti e i lavoratori assistiti dai sindacati. Nel 1946 nasce l’unico figlio Maurizio e dalla metà degli anni ’50 la moglie Ina intraprende la carriera politica come consigliere comunale partecipando poi alla prima Giunta di Centro Sinistra (1960) con mandato di assessore per le polite sociali e della famiglia. I successi della professione di avvocato gli consentono di raggiungere notorietà e simpatia nella comunità ennese. Stimolato da Umberto Domina, caro amico di gioventù e parente, raccoglie le caricature fatte da sempre ad amici, conoscenti e personaggi tipici di Enna producendone un volume che riesce a “disegnare” un’epoca.
Il primo Gennaio del 1979, a causa di una grave cardiopatia, la sua vita si arresta proprio davanti al portone della casa dove era nato nel 1916 ed in quella via che era stata intestata a suo fratello, il Tenente Luigi Gennaro, caduto in guerra.
Galleria di alcune opere pittoriche di
Giuseppe Gennaro
Dal periodico del Dopolavoro Provinciale di Enna, del 20 aprile anno XIV dell'era fascista
ricopiamo l'articolo a fianco riguardante l'istituzione della Filodrammatica ad Enna:
"Malvicini, l'infaticabile Malvicini, da qualche tempo da filo... da torcere ai filo... Armonici, ai filo.. Drammatici. Non so come va a che abbia lasciati in pace il filatelici. Dopo il quartetto dopolavoristico, che diene buona prova di sé poco tempo fa esibendosi in pezzi difficilissimi, e che sta concertando per una prossima serata sotto la solerte direzione dell'ottimo Orazio Grippaudo; dopo la commemorazione dei musicisti emessi curata dal bravo maestro Assennato è sorta alla filodrammatica. In tema di recitazione la cosa presenta qualche difficoltà perché mentre abbondano gli attori difettano le attrici. Ma ciò che non ha scoraggiato Malvicini, il quale non so come, è riuscito a scovare delle gentili signorine disposte a dare tutta la loro buona volontà per l'incremento della filodrammatica locale. In seno al dopolavoro si è costituita la federazione provinciale delle filodrammatiche (presidente il maestro Alfredo Rutella e direttore tecnico il signor Luigi Urso) Fra gli gli attori notiamo i simpatici Pietro Bonicontro, Vincenzo Mancuso; Giuseppe Gennaro, Enea ferrante, Vittorio Coppola, Pietro Rindone, Domenico Guggino, Vincenzo Morgano ed altri. Le signorine troppo modeste, mantengono l'incognito. Mancano le scene. Malvici non si scoraggia: prende il lanternino e gira che ti rigira trova quel che gli abbisogna: Nino Consoli e Gigi Solinas, due giovani promesse della pittura nostra. Attrici, attori, stenografi, manca solo il suggeritore. Ma in questo momento Malvicini mi dice di averne trovati tre: il maestro Girolamo Assenato, Gino Grimaldi e Pietro Rindone. È ora che tutto è pronto ( Urso ha già scelto il lavoro, ha distribuito le parti ed ha cominciato a provare), speriamo di avere il piacere di applaudire tra poco il frutto di tante buona volontà buona volontà."
Nella pagina sono presenti inoltre le caricature di Giuseppe Cucchiara raffiguranti Alfredo Rutella, Guiuseppe Gennaro, Enrico Sinicropi e Pietro Bonincontro, inoltre la foto di Luigi Urso.