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15 – Piazza Napoleone Colajanni: La piazza fu così denominata nel 1929, quando venne collocato, al centro, il monumento eretto in onore del grande statista e uomo politico ennese Napoleone Colajanni, realizzato dallo scultore Ettore Ximenes. Era una delle più belle piazze di Enna, circondata da tre lati dagli edifici tra i più antichi della città: il Convento dei Benedettini, Palazzo Pollicarini, la Chiesa di Santa Chiara.
Il quarto lato era costituito da un belvedere che si affacciava su un giardino sottostante, da cui si spiazava con lo sguardo verso la Torre di Federico e Montesalvo.
Alle spalle del monumento si offre allo sguardo di chi si affaccia alla balconata, un magnifico ed unico panorama. La balconata che per un tratto delimita la piazza costituiva il confine naturale della vecchia Enna, ed era detta la Porta del Sole, perché proprio in essa si trovava la porta dedicata al dio Sole. Sulla stessa piazza si affacciano delle grandi opere quali la chiesa di Santa Chiara con il suo importante Sacrario ai caduti della Prima guerra mondiale, di fianco la scuola elementare Santa Chiara, alla sua destra il Palazzo Pollicarini, e di fronte il Palazzo dei Benedettini:
16 – Chiesa di Santa Chiara: La chiesa fu ultimata nel 1748. Collegio dei Gesuiti dal 1614 per volere testamentario del nobile Francesco Rotundo, fu sede dei gesuiti sino all’anno 1767, anno in cui i membri dell’ordine furono cacciati dalla Sicilia. La chiesa e l’annesso collegio, oggi adibito a scuola elementare, furono allora affidati alle Clarisse. Al sacro edificio, abbellito su iniziativa delle suore con inferriate a petto d’oca alle finestre e al coro, si accede per mezzo di una scalinata monumentale che conferisce un aspetto di grandiosità alla costruzione che al suo interno, secondo i canoni dei gesuiti, è costituita da un’unica navata le cui pareti sono state trasformate quando la chiesa, dopo la seconda guerra mondiale, è diventata sacrario ai caduti. Pregevoli rimangono invece il pavimento di maiolica dai colori sgargianti, che risale al 1850, in cui sono raffigurate una veduta della città di S. Sofia e un battello a vapore, ed il dipinto di Giuseppe Salerno, lo Zoppo di Gangi, "La Madonna delle Grazie", attualmente deposta nella sagrestia del Duomo.
17 - Scuola Elementare S. Chiara: ex annesso collegio Compagnia di Gesù.
continua il percorso verso Palazzo Pollicarini