Storia dell'assistenza ospedliera ad Enna capitolo 3 - Il Campanile Enna

Vai ai contenuti

Storia dell'assistenza ospedliera ad Enna capitolo 3

Storia di Enna > Assistenza ospedaliera ad Enna

post inserito il 14 /12/2014, progetto "Storia dell'assistenza ospedaliera ad Enna" testi e documenti di Armando Mingrino, foto archivio P.Mingrino  

post collegati: cap. 1 "L'Hospitale",   cap.2 "Nascita dell'ospedale Umberto I"

Storia dell'assistenza ospedaliera ad Enna


Capitolo terzo  
LA “QUESTIONE OSPEDALIERA” anni ’30-’60
di Armando Mingrino 

Negli anni trenta il sistema ospedaliero italiano presentava molte difformità da ospedale ad ospedale, da città a città, da regione a regione.
Gli ospedali da mille, con 70.000 posti letto prima della grande guerra, erano aumentati nel 1936 a 1474 con 153.777 posti letto.
La media nazionale era di 3,6 posti letto per mille abitanti, con le due punte estreme di 6,4 per la Liguria e 0,6 per la Basilicata. La Sicilia disponeva di 2,2 posti letto per mille abitanti.
I progressi continui della scienza medica imponevano l’acquisizione di nuovi mezzi e nuovi perfezionamenti, specialmente per la chirurgia, con la esigenza di apparecchi speciali e costosi di sterilizzazione, di camere operatorie costruite appositamentre con gli accessori richiesti sempre in maggior misura dai progressi della tecnica chirurgica e dell'igiene.
Le Congregazioni di carità continuavano però a gestire molti ospedali più come vecchi asili che come moderne aziende della salute.
Giovanni Petragnani, igienista dell’Università di Catania, nominato nel ’35 Direttore generale della Sanità pubblica, aveva proposto la legge su “Norme generali per l’ordinamento dei servizi sanitari e del personale sanitario degli ospedali”, promulgata il 30 settembre 1938.
L’illustre scienziato, “convinto che gli Istituti di assistenza, per poter rispondere ai fini assistenziali con sana economia, debbono informare il funzionamento degli atti amministrativi a precise conoscenze tecniche e funzionali”, ottenne che gli ospedali non fossero più disciplinati dalle leggi speciali sull’istituzione pubblica di beneficienza e le opere pie, ma da leggi della Direzione generale della Sanità. Vennero promulgate leggi per i concorsi ospedalieri e per la costruzione degli ospedali.
Sembrò un grottesco contrappasso al confronto con le tragiche distruzioni belliche. Trovarono però applicazione nel dopoguerra. 
Documento n. 1

Decreto di decentramento dall’Ente comunale di assistenza dell’Ospedale Umberto I°

Con la legge 3 giugno 1937 veniva soppressa in ogni Comune la Congregazione di Carità ed istituito l’Ente comunale d’assistenza (ECA).
La stessa legge prevedeva il decentramento con amministrazione autonoma delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza regolamentato da un successivo decreto reale.
Con il decreto del 9 gennaio 1939 l’amministrazione dell’Ospedale veniva aggregata a quella dell’Orfanotrofio e composta da cinque membri.

L'organico nel 1940
L’Ospedale “Umberto I°” di Enna, eretta a capoluogo di provincia nel 1926 riprendendo il suo antico nome, non venne più gestito dalla Congregazione di carità, ma da vari Commissari prefettizi, succedutisi a motivo degli eventi bellici, che determinavano trasferimenti del personale. 
Applicando la legge, nel 1939 il prefetto Dolfin con un proprio decreto lo classificò Ospedale provinciale di 2^ categoria e nel 1940 dotò la struttura ospedaliera di un organico proprio, dandole l'organizzazione come dalla tabella a lato.Scrive Ignazio Tricomi, Commissario prefettizio nel 1942, che molto si adoperò per l’ampliamento delle strutture e la dotazione di attrezzature: “Mi sono formato sin dal primo momento il convincimento che l’Ospedale deve sempre più ingrandirsi per rispondere pienamente alle esigenze della nuova Provincia e con tale convincimento ho disimpegnato il mio modesto ed appassionato lavoro”.
Un dinamico amministratore che, oltre quanto descritto in una sua relazione, realizzò una qualificata assistenza infermieristica stipulando una convenzione con la Congregazione delle “Figlie della Sapienza”, che nel 1944 inviarono sette suore- infermiere. Negli anni successivi il loro numero crebbe sino ad assicurare il coordinamento infermieristico in tutti i Reparti. Nello stesso anno iniziò il suo ministero di assistenza spirituale e religiosa, protrattosi per circa quaranta anni, un giovane sacerdote, don Francesco Parisi.
 Reparto Chirurgia – Direzione: dott. Gaetano Galvano, Aiuto “ Vincenzo Saitta
 Reparto Medicina – Direzione: dott. Benedetto Farina
 Reparto Ostetricia – Direzione: dott. Paolo Lo Manto, Ostetrica: Pierina Lucci
 Reparto Pediatria – Direzione: dott. Giuseppe Granozzi
 Reparto Oculistico – Direzione: dott. Pietro Bruno
 Reparto Celtico (malatte veneree) - Direzione: dott. Francesco Longo
 Servizi generici - Direzione: dott. Eduardo Lo Giudice
 Servizio radiologico -Direzione: dott. Renzo Anzalone
(Gli esami vengono eseguiti con le attrezzature di proprietà del Dirigente e pagati a prestazione)
 Servizio di guardia: dott. G. Galvano, V. Saitta, E. Lo Giudice.
 Direzione sanitaria: dott. G. Galvano
Dal 1946 al ‘56 Presidente del Consiglio di amministrazione fu il dott. Gaetano Granozzi. In un decennio ampliò ed ammodernò l’Ospedale realizzando la costruzione dei locali della cucina, lavanderia, disinfezione, guardaroba modernamente attrezzato, la costruzione di un nuovo padiglione ostetrico, di un padiglione medico e l’ammodernamento delle attrezzature. Istituì il Reparto di Otorinolaringoiatria, il Laboratorio d’analisi e ricerche cliniche. Nel 1950 fu posta la prima pietra per la costruzione del padiglione chirurgico. I degenti da 2400 nel 1946 erano saliti a 8.000 nel 1956. Furono aumentati gli organici di tutto il personale, ma soprattutto cominciò la propria attività una nutrita squadra di giovani medici, che avrebbero avviato i primi Reparti specialistici.
Per tutti i giovani medici neoassunti Gaetano Galvano “aveva imposto” la regola che nei primi periodi prestassero servizio in Chirurgia, qualunque fosse la branca della medicina o chirurgia che volevano esercitare. Li entusiasmava il progresso della scienza medica, li spronava un uomo che li voleva accanto per trasmettere il suo entusiasmo e che il 10 dicembre 1960 indirizzò al Presidente dell’Ospedale una storica relazione in cui proponeva, con gli altri Primari, l’istituzione di una seconda Divisione medica, l’Ortopedia, l’Urologia, la Neuropsichiatria e l’assunzione di un Direttore Sanitario. 


Benedetto Trovato (urologo) - Paolo Arengi (dermatologo) - Sig.na Alerci ( crocerossina-ferrista) - Gaetano Galvano (primario chirurgia) - Liuzzo (primario ORL) - Aldo Alerci (aiuto Rx) - Giuseppe Di Bella (capo infermiere) 
VITTORIO EMANUELE III° PER GRAZIA DI DIO
E VOLONTA’ DELLA NAZIONE
RE D’ITALIA E IMPERATORE D’ETIOPIA

Vista la finalità dell’Ospedale Civico e dell’Orfanotrofio, con sede in Enna, amministrati dall’Ente Comunale di Assistenza di detto Comune, quali risultano dai relativi Statuti;
Visti gli atti;
Ritenuta l’opportunità di affidare la gestione di detti Istituti al una amministrazione autonoma, decentrandola dall’Ente Comunale di Assistenza;
Visto l’art. 8 della legge 3 giugno 1937 –XV- n° 847, e il Regio Decreto legge 16 giugno 1938 – n° 1168;
Sulla proposta del Capo del Governo, Primo Ministro Segretario di Stato, Ministro Segretario di Stato per gli affari dell’ Impero;
ABBIAMO DECRETATO E DECRETIAMO:
Art. 1 – L’Ospedale Umberto I° e l’Orfanotrofio con sede in Enna, sono decentrati dall’Ente Comunale di Assistenza.
Art. 2 – La gestione delle istituzioni suddette è affidata ad una amministrazione composta da un Presidente, nominato dal Prefetto, e quattro membri nominati dal Podestà.
Il Presidente e i membri durano in carica quattro anni e possono essere riconfermati senza interruzione.
Il nostro Ministro proponente è incaricato della esecuzione del presente decreto.
Dato a Roma, addì 9 gennaio 1939.XVIII°
                                           
                                F° VITTORIO EMANUELE
                                C° MUSSOLINI
     
 
Benedetto Trovato- ? - Paolo Lo Giudice -Enrico Riggio - Paolo Arengi - Liuzzo - Luigi Ferrari - Gaetano Galvano - Giuseppe Grimaldi - Benedetto Farina - ? - ? - Francesco Bonasera.
Inaugurazione del secondo nuovo padiglione. Il terzo sarà quello delle medicine. Alle spalle, la tenda nasconde l'ingresso sulla via parallela sotto la via Trieste. I medici "guardano" la scala che porta ai piani chirurgici
Relazione del Prefetto Tricomi (vedi)


Benedetto Farina - Ignazio Plumari -
GiuseppeGrimaldi - Liuzzo
 ( cortile costruendo padiglione Neuro,Dermo.Orl)

 
Cortile ingresso ospedale piazza Carmine - 
? - Luigi Tumminelli - ? - Benedetto Farina - Ignazio Plumari - Gaetano Di Maria - Giuseppe Grimaldi - rag. Mirisciotti .

 
 
 
Torna ai contenuti