Il centenario delle Canossiane
Post inserito il 22 agosto 2013, editing F.Emma, foto P. Mingrino,
1912 - 2013
LE FIGLIE DELLA CARITA’ SERVE DEI POVERI (Canossiane)
ad Enna da 101 anni
LE FIGLIE DELLA CARITA’SERVE DEI POVERI IN...CASTROGIOVANNI (OGGI ENNA)
Suor Iolanda Lepore
Viaggio verso la Sicilia delle Madri Canossiane.
La comitiva,formata da quattro Madri e da quattro autorità religiose e civili,partiva da Brescia il 15 gennaio 1912 alla volta di Castrogiovanni. Erano, come scrive la “Cronaca bresciana,” la Madre Ida Sartorio,con l’incarico di Madre Superiora,Sor Santina Gatteri,Sor Rosalia Mattiola,Sor Angelina Mombelli “torriera”. Gli accompagnatori ecclesiastici erano: Mons.Marcoli e Mons.Salvetti; quelli civili: l'avv. Montini padre del futuro Papa Paolo VI e l’Avv.Longinotti. La piccola comitiva, prima di arrivare a Castrogiovanni, fece tappa a Firenze, a Roma dove fu ricevuta dal Sommo Pontefice Pio X il quale le accolse con Paterna bontà e con loro benedisse tutte le sorelle, le opere di carità e le loro intenzioni. Le incoraggiò ad andare laggiù e disse: ”Andate, ho piacere, farete del bene, non temete l’Etna, vedrete il fumo, ma non vi porterà danno: siete troppo lontane,voi”.
Passarono da Napoli, Montecassino, Pompei, Reggio, Messina e Catania. Il 23 gennaio 1912, alle ore 15, mettevano piede a Castrogiovanni accolte festosamente dalle autorità Ecclesiastiche e civili, nonchè del popolo tutto. L’arrivo delle Madri fu una gioia per tutta la popolazione, sicchè non mancarono gli articoli sui giornali del tempo, che ne encomiavano le benemerenze e ne esaltavano l’opera altamente sociale. La casa, che le prime Madri abitarono, fu un palazzetto in Piazza San Francesco n.252, che era stato preparato per loro dalla baronessa Clementina Grimaldi Rosso, moglie del Cav. Albino Grimaldi, la quale volle affidare alle Canossiane i due suoi figli sordomuti: Virginia e Giovanni. Nel palazzetto era stata preparata una bellissima Cappella che il 31 gennaio 1912 veniva benedetta dal Vescovo di Piazza Armerina Mons.Sturzo. Lo stesso giorno si aprirono: la sala di custodia per i piccoli e la scuola di lavoro e il giorno dopo l’oratorio festivo. Il 2 febbraio gli accompagnatori religiosi e laici, ripresero la via del ritorno a Brescia.Il primo anno di lavoro delle madri Canossiane fu un susseguirsi continuo di attività religiose e socio-culturali, prevalentemente, a favore della gioventù. In seguito decisero di dare il via al richiesto Educandato Femminile. L’Istituto Grimaldi di Castrogiovanni divenne punto di riferimento per quelle suore della casa di Brescia che vennero mandate in Sicilia per fondare altri Istituti Canossiani.
Il 9 gennaio 1915 alcune suore Canossiane, di cui alcune venute da Brescia, andarono a dirigere l’Orfanatrofio femminile S.Michele della città di Enna: un’opera altamenre umanitaria ed allora fiorente e popolata da tante piccole,bisognose di affetto e di cura.
Le Canossiane dell’Istituto Grimaldi, dopo tante peripezie abitative, passarono nel 1922 nel Collegio di Maria, il loro educandato rifiorì e fu necessario elevare un piano sul dormitorio per contenere l’aumentato numero delle giovani interne.
Nel 1924 le famiglie espressero il desiderio che venisse creato nel Collegio un teatro, essendo anche questa un’attività educativa rilevante. Dopo il suo allestimento, le commedie ed i drammi teatrali si susseguirono uno all’altro con soddisfazione di tutto il pubblico, che ne richiedeva spesso le repliche.
Le opere, intanto, s’incrementavano: educandato, asilo infantile, scuola di pianoforte, di ricamo e di pittura.
Ormai il bisogno di cultura era sentito da ogni ceto di persone, ed al Collegio di Maria affluivano giovanette da tutti i paesi dei dintorni di Enna per avere oltre la possibilità dell’istruzione, anche quella di una educazione morale e religiosa, nonché un certo comportamento civile. Le educande frequentavano gli Istituti Superiori della città e si preparavano ad essere insegnanti,nonché madri di famiglia esemplari.
Negli anni sessanta, il Consiglio di amministrazione del Collegio promosse la celebrazione del cinquantesimo anniversario dell’arrivo delle Figlie della Carità Serve dei Poveri ed è stata elevata una stele marmorea dell’Immacolata nel giardino per onorare le benemerenze acquisite dalle Madri, che per dieci lustri, hanno curato, con assoluta dedizione, nel campo dell’istruzione culturale artistica e soprattutto morale e religiosa, parecchie generazioni di giovani.
Ai nostri giorni l’evoluzione vertiginosa dei tempi ha fatto scomparire l’educandato, la scuola di lavoro, la Scuola dell’infanzia e primaria molto fiorenti. Rimangono le opere di assistenza parrocchiale, la preparazione al Sacramenti, l'accoglienza dei giovani, che starebbero sempre nella nostra casa, vari gruppi di preghiera, la preparazione alla catechesi, l’assistenza alle universitarie, gruppi di anziane sole, che vengono per pregare e stare insieme, gruppi di ginnastica formativa per le anziane, l’Associazione “Crescere Insieme” che dirige tante attività, compreso il dopo scuola, soprattutto, per i ragazzi e i giovani extracomunitari, poveri sotto ogni aspetto, i giovani che si preparano per dirigere il greste estivo.
In tutti questi anni di gestione da parte delle Madri Canossiane dal lontano 1922, le opere hanno continuato a vivere, grazie allo spirito di abnegazione, sacrifici,rinunce e povertà delle Madri perché si potesse attuare,alla luce del Vangelo,il piano salvifico di loro pertinenza:istruire,educare al bene la gioventù di questa città. E tutto ”per la gloria di Dio e la salvezza delle anime” programma voluto dalla nostra Santa Fondatrice Maddalena di Canossa che felicemente si confaceva a quello del Fondatore del Collegio di Maria:
Croce Felice Petroso, Barone di Ramursura, che nel suo testamento dice: ”E’ necessario dare alla gioventu’ il latte spirituale prima di ogni altra necessità”.
Il fervido apostolato delle Canossiane ad Enna fu seme fecondo di vocazioni. Già nel 1914 si volle unire alle Figlie della Carità Serve dei Poveri la signorina Gaetanina Castagna appartenente a famiglia aristocratica, ella lasciò, ogni comodità e si decise di seguire Cristo Crocifisso e povero per portare le anime a Lui. Sua sorella di sangue, Francesca la seguì nel servizio di Dio e dei poveri. Molte saranno le giovani di Enna e Provincia che si consacrarono alla vita religiosa fra le Figlie della Carità Serve dei Poveri, e ad imitazione della Madre Fondatrice, lavoreranno per il bene delle anime nelle molte case che, nel frattempo,si erano costituite in diversi centri della Sicilia.
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Le Madri Canossiane ad Enna - 1912/2013 -
101 anni dedicati all' Educazione della Gioventù
galleria di foto storiche
gruppo di bambine
primi anni '30
scuola di cucito e ricamo
anni '40
bambini dell'asilo
anni '50
bambini dell'asilo
anni '60
bambini dell'asilo
anni '60
attività teatrali
anni 80
attività teatrali
anni 80