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1 - Rocca di Cerere: Nel culto della dea Cerere affondano le radici della religiosità del popolo ennese, che anche nelle cerimonie cristiane conserva tracce degli antichi riti. Posto su quest’alta rupe, quasi a dimostrare la protezione che la Dea esercitava sull’intera Sicilia, il Tempio sorgeva lontano dall’abitato, in un luogo isolato sottostante la Cittadella che, come sentinella vigile, la sovrastava. Resti dell’antica costruzione esistevano ancora al tempo di Ottavio Gaetani il quale, nella " Vita sanctorum seculorum" scriveva, " In Enna era celeberrimo il tempio di Cerere le cui vestigia vedonsi sull’estrema rupe ad oriente".
Un secolo prima nella sua "Historia Hennensis" il Littara affermava che alla base della rupe si vedevano le pareti di un’ampia grotta, i gradini di un’antichissima scala che portava su un grande masso che altro non era se non l’ara sacrificale ed anche un pozzo che doveva servire per le cerimonie religiose. Circondato da un bosco sacro alla dea, in cui si trovava la fonte delle ninfe, era caratterizzato anche dall’eco che faceva risuonare in tutta la vallata i rumori e le voci che da lassù partivano in occasione dei sacrifici suscitando nei fedeli un sacro e misterioso terrore. Che proprio su questa rupe, che della dea porta il nome, sorgesse il tempio di Cerere è dimostrato dalle vestigia che ci rimangono, dalla presenza del fenomeno acustico e soprattutto dalle stesse monete che, a differenza di Siracusa, non presentavano nel rovescio un bue o una vacca interi e viventi, ma solo la testa dell’animale che, data la strada impervia, non era possibile condurre vivi sino al tempio che era famosissimo nell’antichità così come lo era il culto della dea e che, come scrive Cicerone, da Enna si diffuse in Grecia e a Roma. Dell’importante edificio oggi rimangono solo tre colonne scanalate conservate nel Museo Alessi e due mezze colonne in cui sono scolpite figure di baccanti, una delle quali si trova nello stesso museo, mentre l’altra sostiene l’acquasantiera del Duomo.
La Rocca di Cerere
in Voyage pittoresque de Naples e de Sicile